Tre cose da sapere prima di cominciare
Il coaching per dirigenti non funziona come un corso tradizionale. Non ci sono lezioni preconfezionate o moduli standard. Lavoriamo su sfide reali, quelle che affronti ogni giorno. E richiede onestà — con te stesso e con chi ti affianca.
Non è un percorso per chi cerca risposte veloci
Chi si aspetta formule magiche o trucchi rapidi probabilmente rimarrà deluso. Il coaching funziona quando c'è voglia di scavare. Di capire perché alcune situazioni si ripetono, perché certi schemi tornano sempre.
Marcello dirige un'azienda di logistica da otto anni. Ha sempre pensato di avere tutto sotto controllo — fino a quando il suo team ha iniziato a perdere pezzi. Il problema? Non era la strategia. Era il modo in cui comunicava. Ci sono voluti sei mesi per vedere il cambiamento. Ma quando è arrivato, è stato duraturo.
Lavorare su sé stessi richiede tempo. E pazienza. I risultati non arrivano dall'oggi al domani, ma quando arrivano sono solidi.

Osvaldo Trentini
Ha guidato transizioni complesse in aziende manifatturiere per vent'anni. Sa cosa significa gestire resistenze interne e trovare la strada quando sembra non esserci.
Remigio Falco
Dopo dodici anni come direttore commerciale, ha scelto di lavorare con chi vuole migliorare il modo in cui si relaziona con il proprio team e con i clienti.
Lucrezia Barone
Lavora con aziende che vogliono costruire ambienti di lavoro più sani. Non attraverso slogan, ma cambiando davvero le dinamiche interne.
Cosa serve per iniziare nel modo giusto
Non ci sono requisiti formali. Ma alcune cose fanno davvero la differenza tra un percorso che funziona e uno che resta a metà.
Disponibilità a mettersi in discussione
Il coaching funziona quando si è pronti a guardare anche ciò che preferiresti evitare. Le zone d'ombra, i punti deboli, le abitudini che non servono più. Non si tratta di essere perfetti, ma di essere aperti.
Impegno concreto nel tempo
Gli incontri durano circa un'ora, ogni due settimane. Ma il lavoro vero succede nel mezzo — quando applichi quello che emerge, quando provi nuovi approcci, quando ti fermi a riflettere su cosa è cambiato.
Obiettivi specifici, non vaghi
Dire "voglio essere un leader migliore" non basta. Serve sapere cosa significa per te. Magari è imparare a delegare senza perdere il controllo. O gestire i conflitti senza evitarli. O trovare equilibrio tra vita e lavoro.
Realismo sulle aspettative
Il coaching può fare molto. Aiuta a vedere le cose da un'altra prospettiva, a sbloccare situazioni complicate, a trovare nuove strategie. Ma non risolve tutto dall'esterno. Il cambiamento lo fai tu.